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Che sapore ha L’olio di CBD?

Che abbiate appena iniziato ad assumere CBD o siate consumatori esperti, una delle questioni più frequenti riguarda il sapore dell’olio di CBD. Per alcuni è irrilevante, mentre altri lo trovano sgradevole. Sapevate che esistono molti metodi di somministrazione capaci di mascherare, migliorare o eliminare il sapore del CBD? Scopriteli qui. È stato definito erbaceo o di nocciola, e ad alcuni piace mentre ad altri no. Stiamo parlando, ovviamente, del sapore dell’olio di CBD. In questo articolo, analizzeremo il gusto dell’olio di CBD sotto ogni aspetto e i vari metodi per migliorarlo o camuffarlo (in base alle preferenze). Confidiamo di aver trovato delle soluzioni capaci di rendere più piacevole l’assunzione di olio di CBD—probabilmente alcune le avrete già considerate, mentre altre potrebbero sorprendervi. Il sapore dell’olio di CBD può essere descritto come un gusto acquisito, e non c’è nulla di male in questo! Molti altri alimenti o bevande hanno un sapore che si apprezza col passare del tempo (ad esempio, la birra!). Ma perché l’olio di CBD ha questo gusto particolare? Tutto dipende dalle sostanze naturali presenti negli steli, nei fiori e nelle foglie della pianta, che infondono all’olio di CBD il caratteristico aroma di terra, nocciola ed erba. Anche i terpeni svolgono un ruolo importante. Queste molecole aromatiche sono situate nei tricomi della cannabis e la loro concentrazione varia in base al patrimonio genetico della pianta. Terpeni come il limonene producono aromi di agrumi, mentre il terpinolene emana note fruttate e il mircene sprigiona sapori erbacei. Ciascuna sostanza fornisce un sapore specifico, contribuendo a plasmare il gusto finale dell’olio di CBD. Oltre ai composti fitochimici presenti nella cannabis, anche l’olio vettore influisce notevolmente sul sapore dell’olio di CBD. Per aumentare la biodisponibilità e facilitare la somministrazione del prodotto finale, l’estratto di CBD viene mescolato ad un olio vettore prima di essere imbottigliato. Gli oli vettori più utilizzati sono l’olio di semi di canapa e l’olio di oliva. Il sapore del CBD combinato all’olio di semi di canapa viene descritto come di nocciola, simile a quello rilevabile in diversi integratori alimentari e cibi salutistici. Che venga utilizzato in cucina o altrove, l’olio di oliva si distingue per il gusto sapido e pepato, perfettamente complementare al sapore del CBD modellato dai terpeni. Un altro olio molto popolare è l’olio MCT (trigliceridi a catena media), derivato dall’olio di cocco o di palma, che racchiude diverse proprietà benefiche per la salute umana. Quando si acquistano prodotti contenenti CBD, è possibile notare due terminologie ricorrenti: “spettro completo” e “CBD isolato”. Il CBD a spettro completo contiene tutti i terpeni, cannabinoidi e flavonoidi presenti nella pianta di cannabis. Questo mix genera il sapore naturale e distintivo dell’olio, apprezzato, e talvolta detestato, dai consumatori. Il CBD isolato, invece, è esattamente come il nome suggerisce. Il CBD viene estratto e separato dal resto, di conseguenza il prodotto finale non contiene nessuno dei terpeni e flavonoidi presenti invece nel CBD a spettro completo. Il risultato è un prodotto dal sapore più tenue, che risulta adatto per chi desidera assumere CBD ma non apprezza i gusti intensi. Gli oli di CBD a spettro completo contengono anche minime tracce di THC. Il CBD isolato, invece, è totalmente privo di THC, quindi risulta ideale per chi non intende sperimentare gli effetti psicotropi del cannabinoide. Probabilmente, il sistema più utilizzato per consumare olio di CBD è la somministrazione per via sublinguale (sotto la lingua). Con questo metodo, ovviamente, percepirete pienamente l’aroma dell’olio. Se non apprezzate questo sapore, potete mescolare l’olio di CBD a succhi di frutta, frullati e persino yogurt. È sufficiente versare alcune gocce di olio nella bevanda prescelta, e il gioco è fatto. I gusti fruttati copriranno completamente il sapore naturale del CBD.